A causa della recente legge sulla conservazione dei dati introdotta in India e che impone a tutti i provider VPN di conservare le informazioni degli utenti per almeno cinque anni, ExpressVPN ha semplicemente deciso di rimuovere i propri server VPN con sede in India.
I nostri utenti potranno comunque connettersi a server VPN che forniranno loro indirizzi IP indiani e gli consentiranno di accedere a internet come se si trovassero in India. Questi server indiani “virtuali” saranno situati fisicamente a Singapore e nel Regno Unito.
In termini di esperienza utente, la differenza è minima. Per chi desidera connettersi a un server indiano, è sufficiente selezionare la posizione del server VPN “India (via Singapore)” o “India (via Regno Unito)”.
Le posizioni virtuali dei server non sono una novità per ExpressVPN; infatti, da diversi anni gestiamo la nostra posizione del server in “India (via Regno Unito)”. Con le posizioni virtuali, l’indirizzo IP corrisponde a quello del Paese a cui si è scelto di connettersi, mentre il server si trova fisicamente in un altro Paese. Le posizioni virtuali sono utilizzate, ove necessario, per fornire connessioni più veloci e affidabili.
Gli utenti internet che risiedono in India, possono utilizzare ExpressVPN certi che il loro traffico online non venga mai registrato o memorizzato, nemmeno dal governo.
Lottiamo per la vostra privacy, in India e non solo
Quando le leggi sulla conservazione dei dati cambiano, ci troviamo spesso a modificare la nostra infrastruttura per proteggere al meglio la privacy e la sicurezza dei nostri utenti. In questo caso, ciò ha comportato la cessazione delle attività in India.
In base alla nuova normativa indiana sulle VPN, che entrerà in vigore il 27 giugno 2022, le aziende dovranno conservare i nomi reali degli utenti, gli indirizzi IP assegnati, i modelli di utilizzo e altri dati identificativi.
La nuova legge sui dati della Computer Emergency Response Team (CERT-In) dell’India, che intende contribuire alla lotta contro la criminalità informatica, è incompatibile con lo scopo delle VPN, che sono sviluppate per mantenere privata l’attività degli utenti online.
La legge è anche eccessiva e talmente ampia, che spiana la strada a eventuali abusi. Riteniamo che i danni causati da un potenziale uso improprio di questi tipo di legge, siano di gran lunga superiori a qualsiasi vantaggio i legislatori sostengano di avere.
ExpressVPN si rifiuta di partecipare ai tentativi del governo indiano di limitare la libertà su internet. In qualità di azienda concentrata sulla protezione della privacy e della libertà di espressione online, continueremo a lottare per mantenere gli utenti connessi a internet in modo libero e sicuro, garantendo la loro privacy, indipendentemente da dove si trovino.
Non raccoglieremo mai i registri delle attività dell’utente, tra cui la cronologia di navigazione, della destinazione del traffico, del contenuto dei dati o delle query DNS. Inoltre, non memorizzeremo mai i registri delle connessioni, ovvero gli indirizzi IP, indirizzi IP VPN in uscita, timestamp delle connessioni o la durata delle sessioni.
In sostanza, non memorizziamo né raccogliamo alcun dato che possa identificare un individuo e la sua attività online. Questo aspetto è descritto nella nostra Informativa sulla privacy (disponibile in inglese) in modo chiaro e trasparente.
Non solo la nostra politica è quella di non accettare la registrazione, ma abbiamo anche progettato specificatamente i nostri server VPN in modo da non essere mai in grado di registrare i dati, eseguendoli anche su RAM. È improbabile che i centri dati siano in grado di soddisfare questa politica e la nostra architettura server in base a questa nuova normativa, e quindi andremo avanti senza server fisici in India.
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